Ex coniglietta confessa tutto sulla vita a casa Hefner

L’ex coniglietta confessa: la vita a casa di Hefner? Un inferno. Sesso con lui obbligatorio, rigide regole giornaliere, decadenza.
Holly Madison ha deciso di raccogliere le sue confessioni in un libro. La casa decadente, il vassoio con la vasellina e l'olio Johnson in ogni angolo, un programma giornaliero serratissimo: in cambio dei mille dollari a settimana per comprare vestiti e del conto aperto dal chirurgo plastico, l'obbligo di rientrare alle 9 di sera. "C'erano giorni in cui mi svegliavo e mi sentivo svenire perchè ero depressa", ha detto Madison, aggiungendo di avere pensato anche al suicidio.

La PlayBoy Mansion, dimora del patron di Playboy, è stata ed è ‘miraggio di felicità’ per molte aspiranti playmates: a incrinare questa immagine arriva l’ennesima confessione di un’ex coniglietta,Holly Madison, raccolta nel libro ‘Down The Rabbit Hole’.

Nata in una piccola città dell’Alaska, la biondissima Holly arriva a Los Angeles pensando alla magione di Hefner come a un paradiso terrestre: “Credevo rappresentasse la chiave per una vita di fama e gloria”. Si conquista quasi subito un posto alla Mansion, le basta partecipare a una festa per ricevere il desiderato invito. E poi, poi ‘chiude gli occhi': non vuole vedere quello che già dalla prima visita nella casa di Hefner avrebbe dovuto esserle chiaro. La accolgono in una stanza con tende di velluto viola e guardie di sicurezza, dove una ventina di ragazze ubriache ballano intorno a un uomo vecchio, “duro di udito”, che si muove senza alcun ritmo: “Ero mortificata per lui”, scrive. Hefner le offre della droga, lei la rifiuta: “E’ stato in quel momento che avrei dovuto lasciare. Poi ho pensato che non sarebbe stato peggio di quella sera”.

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